Alcune materie prime hanno la tendenza a comportarsi sempre allo stesso modo nel corso del tempo in determinati periodi dell'anno. Facciamo un esempio: il gasolio da riscaldamento viene utilizzato per il riscaldamento delle abitazioni durante la stagione invernale, indicativamente da ottobre a marzo. I consumi tendono dunque a salire durante la stagione invernale, vice versa durante l'estate c'è un ovvio calo nell'utilizzo del gasolio. I raffinatori tendono quindi ad aumentare la produzione di gasolio durante la fine dell'estate per far fronte alle richieste dei distributori che dovranno fare scorte per coprire le richieste. Questa situazione può determinare, in condizioni normali, un allargamento nello spread tra due scadenze diverse. Si può sfruttare questa situazione anche per l'acquisto di gasolio e vendita di benzina senza piombo; difatti mentre il consumo di gasolio sale, come detto, per l'aumento dei consumi, i consumi di benzina, complice l'avvicinarsi della stagione fredda, tendono a scendere. In questo caso i raffinatori dei derivati del petrolio tendono a raffinare maggiorni quantità di gasolio rispetto alla benzina.
Ecco che gli spread stagionali possono aumentare le probabilità di ottenere un'operazione vincente.